Acidi grassi n-3 in pazienti con multipli fattori di rischio cardiovascolare


Studi hanno dimostrato un effetto benefico degli Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) n-3 in pazienti con un precedente infarto del miocardio o scompenso cardiaco.

È stato valutato il potenziale beneficio di tale terapia in pazienti con rischio cardiovascolare multiplo o malattia vascolare aterosclerotica che non avevano sofferto di infarto miocardico.

In uno studio in doppio cieco e placebo-controllato, è stata arruolata una coorte di pazienti che erano stati seguiti da un network di 860 medici di medicina generale in Italia.

I pazienti eleggibili erano uomini e donne con fattori di rischio cardiovascolare multipli ma senza infarto del miocardio.

I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale ad Acidi grassi Omega-3 ( 1 g al giorno ) oppure a placebo ( olio di oliva ).

L’endpoint primario inizialmente pre-specificato era il tasso cumulativo di decesso, infarto del miocardio non-fatale e ictus non-fatale.

A 1 anno, dopo l’osservazione di un tasso di eventi più basso di quanto anticipato, l’endpoint è stato rivisto come tempo al decesso per cause cardiovascolari o ricovero in ospedale per cause cardiovascolari.

Dei 12.513 pazienti arruolati, 6.244 sono stati assegnati in maniera casuale agli Acidi grassi Omega-3 e 6.269 a placebo.

Con un follow-up mediano di 5 anni, l’endpoint primario si è manifestato in 1.478 dei 12.505 pazienti inclusi nella analisi ( 11.8% ), dei quali 733 su 6.239 ( 11.7% ) avevano ricevuto Acidi grassi n-3 e 745 su 6.266 ( 11.9% ) avevano ricevuto placebo ( hazard ratio aggiustato con Acidi grassi n-3, 0.97; P=0.58 ).

Gli stessi risultati nulli sono stati osservati per tutti gli endpoint secondari.

In conclusione, in una ampia coorte di pazienti di medicina generale con fattori di rischio cardiovascolare multipli, il trattamento giornaliero con Acidi grassi Omega-3 non ha ridotto mortalità e morbilità cardiovascolare. ( Xagena2013 )

Risk and Prevention Study Collaborative Group, N Engl J Med 2013; 368: 1800-1808

Cardio2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

Gli Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) hanno effetti neuroprotettivi e antinfiammatori e potrebbero essere utili nella sclerosi laterale amiotrofica...


Dopo lo studio Age-Related Eye Disease Study 2 ( AREDS2 ), il componente Beta-Carotene è stato sostituito da Luteina /...


Si è determinato se la Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 a catena lunga di origine marina riducano il rischio...


Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...


Un elevato apporto di Acidi grassi polinsaturi marini n-3 ( PUFA ) è stato associato a un ridotto rischio di...


La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune, continua ad aumentare di incidenza e provoca morbilità e...


Gli integratori di Acidi grassi Omega-3 di origine marina ( Omega-3 ) sono stati usati per trattare la depressione, ma...


Alcuni, ma non tutti, gli studi randomizzati controllati su larga scala che studiano gli effetti dell'integrazione di Acidi grassi Omega-3...


Sebbene gli studi suggeriscano che le concentrazioni di Acidi grassi Omega-3 e Omega-6 siano più basse negli individui con schizofrenia,...


Gli Acidi grassi Omega-3 non hanno prodotto nei pazienti più anziani con precedente infarto miocardico riduzioni negli eventi cardiovascolari successivi...